I Migliori Interventi e Procedure Per la Cura delle Emorroidi

By | April 12, 2017

Le emorroidi sono vasi sanguigni gonfi e dolorosi nell’ano. Possono causare tanto fastidio, sanguinamento o prurito.

La formazione di emorroidi può essere generata dall’eccessiva pressione esercitata sui vasi sanguigni intorno alla zona pelvica o rettale. Alcune delle possibili cause delle emorroidi sono la stitichezza e la diarrea. Movimenti intestinali frequenti o difficoltosi possono provocare tensione sull’area del pavimento pelvico, il che può portare allo sviluppo delle emorroidi.

Le emorroidi sono inoltre frequenti nelle donne in gravidanza. Ciò è causato dall’aumento della pressione sulla zona pelvica dato che il bambino cresce e diventa più pesante. Anche il parto può peggiorare le emorroidi poiché la madre esercita molta pressione sulla regione pelvica.

Esistono due tipi di emorroidi, ovvero le emorroidi interne (all’interno del retto) e le emorroidi esterne (intorno all’ano). È possibile avere uno dei due tipi oppure possono essere contemporaneamente presenti entrambi. I sintomi possono variare a seconda del tipo di emorroidi.

Il trattamento delle emorroidi dipende dal tipo che si ha. Di seguito vengono illustrate alcune delle più efficaci terapie e procedure per le emorroidi.

Interventi e Procedure Per Curare le Emorroidi

Diatermia Bipolare o Elettroterapia Bipolare

La diatermia bipolare è nota anche come elettroterapia bipolare, diatermia, coagulazione BICAP o coagulazione bipolare. Si tratta di una procedura maggiormente impiegata per il trattamento dei primi stadi delle emorroidi.

La diatermia è uno dei metodi per curare le emorroidi. In questa procedura, il calore viene prodotto tramite l’utilizzo di una corrente elettrica ad alta frequenza. Si usano circa 300 KHz fino a un massimo di 3 MHz di elettricità per attivare i nervi e i muscoli. Questa corrente elettrica viene utilizzata per stimolare la coagulazione o per distruggere tessuti corporei.

Un tipo di diatermia è la diatermia monopolare. Viene usata una piastra elettrica per produrre e applicare calore sulla parte del corpo. Il calore permette ai vasi sanguinanti di coagulare e distrugge i tessuti.

Un altro tipo di diatermia è la diatermia bipolare. Si utilizzano due elettrodi, tenuti da pinze in cui passa la corrente che raggiunge la parte del corpo interessata. La corrente proveniente da un elettrodo ritorna all’altro elettrodo, riscaldando il tessuto corporeo, il che induce la coagulazione e il deterioramento dei tessuti.

Cauterizzazione

La cauterizzazione è una procedura nella quale vengono usate sostanze chimiche o l’elettricità per riscaldare i tessuti affetti da emorroidi e farli morire.

Durante la cauterizzazione, il calore viene applicato al tessuto per indurre la coagulazione. Questo porterà alla morte del tessuto e alla sigillatura dei vasi sanguigni.

La cauterizzazione è un metodo più accessibile e non chirurgico per curare le emorroidi. È necessario soltanto un brevissimo periodo di recupero.

Nell’elettrocauterizzazione, la corrente elettrica viene applicata sul tessuto per mezzo di un filo. Essa attraverserà il corpo e riscalderà il tessuto, facendolo deteriorare. La corrente ritornerà alla macchina tramite un elettrodo di terra. Viene maggiormente preferita rispetto alla cauterizzazione chimica.

L’unico svantaggio di questa procedura è che potrebbe lasciare una brutta cicatrice. Ma quest’ultima può fare da protezione ai vasi sanguigni e prevenire future infiammazioni.

Emorroidectomia Con Suturatrice Meccanica

L’emorroidectomia con stapler è nota anche come emorroidopessi con suturatrice meccanica. Questa procedura prevede la rimozione chirurgica delle emorroidi gonfie e sporgenti e il riposizionamento del tessuto rimanente nella sua posizione originale. Questa procedura viene normalmente eseguita per curare i casi gravi di emorroidi.

Esistono due tecniche più recenti di questo intervento, quali la STARR o resezione transanale del retto distale con stapler e la PHH (procedura per prolasso emorroidario) o mucoprolassectomia Sec. Longo.

Nella STARR viene utilizzata una suturatrice chirurgica per rimuovere l’eccesso di tessuto emorroidario o rettale. Sono necessari solo alcuni giorni di recupero.

La PPH è una procedura che consiste nell’uso di una suturatrice circolare per minimizzare il prolasso emorroidario. Inoltre, richiede soltanto un tempo di recupero minimo.

Emorroidolisi

L’emorroidolisi è conosciuta anche come elettroterapia galvanica. In questa procedura viene usato un elettrodo per provocare uno shock a ciascuna emorroide e farla tornare al suo stato normale. Questo trattamento è velocissimo. Può essere necessario soltanto un unico trattamento per ogni emorroide.

Iniezioni Sclerosanti (Scleroterapia)

La scleroterapia è una procedura che offre risultati migliori rispetto alla legatura elastica. Durante la scleroterapia, il fenolo (un agente sclerosante) viene iniettato all’interno dell’emorroide. Ciò porterà alla vasocostrizione.

Coagulazione Laser

La chirurgia laser è una procedura che prevede l’utilizzo di un raggio laser o di una corrente elettrica per asportare e vaporizzare le emorroidi. La circolazione sanguigna verso l’emorroide viene interrotta, facendola restringere.

Si tratta di un intervento meno invasivo e anche meno costoso. Inoltre, il dolore post-operatorio è veramente minimo ed è necessario un tempo di recupero minore.

Legatura Elastica

La legatura elastica è uno dei trattamenti consigliati per gli stadi iniziali delle emorroidi. Si dice che sia efficace all’87% nella cura delle emorroidi.

In questa procedura, un elastico viene posizionato alla base del gavocciolo emorroidario per interrompere l’afflusso di sangue. Deve essere applicato 1 cm sopra la linea dentata. Se viene collocato troppo vicino alla linea pettinata, comporterà un dolore estremo. Dopo 5 o 7 giorni l’emorroide andrà in necrosi e finirà per cadere.

Dearterializzazione emorroidaria transanale

La dearterializzazione emorroidaria transanale è una procedura che viene effettuata per curare le emorroidi interne.

Questo metodo semi-invasivo utilizza un anoscopio e un trasduttore doppler per identificare le arterie emorroidarie che irrorano di sangue le emorroidi. Dopo l’identificazione delle arterie, queste vengono legate per ridurre il flusso di sangue ai tessuti emorroidali. Se sono presenti prolassi, essi vengono riposizionati nella sede originale.

Questa procedura causa un dolore davvero minimo dopo l’operazione.

Fotocoagulazione a Raggi Infrarossi

La fotocoagulazione a raggi infrarossi è una procedura che usa un dispositivo ad infrarossi. Il raggio infrarosso scalda l’emorroide, portando alla coagulazione. Questo interromperà l’apporto di sangue alle emorroidi che si restringeranno e scompariranno.

Può essere trattata soltanto un’emorroide alla volta. Si può ricorrere a questa procedura solo in caso di emorroidi interne di piccole e medie dimensioni. Può essere dolorosa e anche costosa.

Atomizzazione

L’atomizzazione è una nuova procedura per la cura delle emorroidi. Prevede la vaporizzazione dei gavoccioli emorroidari. Viene usato un atomizzatore per applicare la corrente elettrica ai tessuti e farli vaporizzare.

L’atomizzazione è un metodo non invasivo. Normalmente non provoca dolore durante l’intervento. Non c’è nessuna possibilità di recidiva delle emorroidi dopo questo trattamento. É inoltre molto più accessibile dell’emorroidectomia.