Le emorroidi sono strutture vascolari che si trovano anatomicamente nel canale anale di ognuno di noi e aiutano nel controllo delle feci. Possono diventare patologiche quando si gonfiano e possono avere vari sintomi a seconda del tipo di infiammazione. Normalmente fungono da cuscinetto perché sono composte da tessuti connettivi. Le emorroidi patologiche si distinguono in due tipi principali: le emorroidi interne ed esterne. Nel caso delle emorroidi interne c’è sanguinamento rettale ma non è presente alcun dolore, mentre per quelle esterne vi è un dolore notevole e gonfiore nella zona. Sono solitamente causate da una pressione sulle vene, come durante la gravidanza o per lo sforzo quando si è stitici. Si tratta di una circostanza comune ma per fortuna rispondono di norma ai medicinali.
I diversi tipi di emorroidi includono le emorroidi interne. I sintomi di queste emorroidi sono il sanguinamento rettale durante o dopo i movimenti intestinali e la cute di colore rosso acceso intorno alla zona anale. Altri sintomi che si possono incontrare sono: secrezioni mucose, prurito, incontinenza fecale e una massa perianale nel caso in cui le emorroidi siano prolassate attraverso l’ano. Le emorroidi interne possono essere classificate in base al grado del prolasso che determina il prossimo tipo.
Il prolasso emorroidario può essere di tre gradi. Il tessuto prolassato può rientrare da solo dopo un movimento intestinale, il prolasso può richiedere la reintroduzione da parte del paziente e l’ultimo grado, il più doloroso, si verifica quando il prolasso non può essere reinserito dal paziente. Il tessuto prolassante può arrecare prurito e irritazione intorno all’ano perché il tessuto, sporgendo, raccoglie muco e minuscole particelle fecali.
Le emorroidi esterne sono normalmente di colore bluastro e si manifestano come un’escrescenza dolorosa all’esterno dell’ano. Si presentano generalmente dopo una quantità inusuale e prolungata di sforzi. Il dolore potrebbe risolversi in due o tre giorni anche se il gonfiore può richiedere più tempo per scomparire, durando qualche settimana. Tuttavia, le emorroidi esterne possono diventare trombizzate e provocare gravi problemi e tanto dolore.
Le emorroidi trombizzate sono causate da un coagulo di sangue che compare nella pelle ancorata saldamente ai tessuti anali sottostanti. La pressione aumenta rapidamente e il dolore conseguente è costante e può essere molto grave. La pelle può lacerarsi e il sangue coagulato inizierà a fuoriuscire a causa dell’elevata pressione. Queste emorroidi causano tanto fastidio in confronto ai periodi di disagio intermittente provato con le emorroidi esterne.
Le emorroidi sanguinanti sono estremamente dolorose e possono comportare ulteriori infezioni. Si manifestano quando l’irritazione e l’infiammazione dei tessuti emorroidari si intensificano finché non iniziano a rompersi. Inoltre, fintanto che sanguinano, la guarigione richiederà un tempo lunghissimo, quindi dovresti provvedere ad arrestare il sanguinamento il prima possibile. È possibile ridurre e lenire l’irritazione oltre a fermare il sanguinamento.
Le emorroidi croniche possono essere interne o esterne. Sopraggiungono quando si verificano sintomi ricorrenti e i rimedi casalinghi che normalmente funzionano non hanno effetto. Possono essere curate chirurgicamente, soprattutto se si presentano insieme ad altre malattie sintomatiche, come le fistole, le papille e le ragadi.
Le emorroidi coagulate fanno riferimento ai tessuti emorroidari necrotici che vengono lasciati dopo la terapia di coagulazione. Si tratta di una procedura medica che viene impiegata per trattare le emorroidi di piccole e medie dimensioni. Un dispositivo che crea un raggio di luce infrarossa produce calore che cicatrizza il tessuto. Questo interrompe l’apporto di sangue ai tessuti vascolari e l’emorroide va in necrosi. Di solito si forma una cicatrice lungo la parete del canale anale in seguito alla procedura.
Le emorroidi strangolate sono emorroidi interne che hanno raggiunto il IV grado e quindi non possono essere reintrodotte manualmente. Si manifestano quando l’apporto di sangue alle emorroidi interne viene interrotto o compromesso. Ciò determina la necrosi o la morte delle emorroidi. La morte di un’emorroide dovrebbe essere normalmente una buona cosa ma in questo caso c’è un rischio più alto di complicanze e può dar luogo a un’infezione, a una trombosi, sepsi o cancrena. Il trattamento delle emorroidi strangolate viene abitualmente effettuato tramite una procedura chirurgica chiamata emorroidectomia.
Le emorroidi infette sono emorroidi strangolate che sono andate in necrosi e hanno dato origine a complicanze. Nel caso delle emorroidi esterne, si tratta di quelle che si sono trombizzate fino al punto in cui è sorta un’infezione. Di solito si forma un ascesso quando si verifica un’infezione localizzata che comporta la formazione e la secrezione di pus. Ciò potrebbe provocare un’infezione generalizzata o sepsi. La chirurgia è il trattamento più efficace per questo.
Le emorroidi infiammate sono emorroidi che si sono gonfiate, diventando infuocate e dolorose come risultato di patogeni. L’infiammazione può essere acuta o cronica. Le emorroidi acutamente infiammate possono essere molto fastidiose, poiché l’irritazione e il prurito potrebbero davvero farti saltare i nervi. Eppure, grattarsi peggiorerà soltanto la situazione. Metti invece del ghiaccio sulla zona per avere sollievo, il che non ti nuocerà ulteriormente. Applica un impacco di ghiaccio sulla zona per circa 15 minuti cinque volte al giorno.
Il trattamento delle emorroidi può essere eseguito efficacemente a casa. L’aggiunta di fibre al tuo regime dietetico ammorbidirà le feci quanto basta per ridurre la pressione esercitata sulle emorroidi. Gli alimenti ad alto contenuto di fibre includono i fagioli, i broccoli, il grano, la frutta, così come i cibi integrali. Dovresti iniziare gradualmente perché aumentare drasticamente il contenuto di fibre nella tua dieta potrebbe essere peggio per la tua condizione. Potresti anche provare gli integratori di fibre e ricordati di aumentare l’assunzione di liquidi.
L’esercizio fisico può contribuire a stimolare i tuoi movimenti intestinali e aiutarti a perdere peso, il che ridurrà la quantità di pressione che viene esercitata sulle tue emorroidi. Stabilire abitudini intestinali regolari può aiutare a prevenire le emorroidi ed alleviare i sintomi. Quando senti il bisogno di andare in bagno, non rimandare, poiché ciò potrebbe far tornare indietro le feci e dare origine alle emorroidi. Un rimedio casalingo efficace è l’uso di un semicupio. Si tratta di un bagno d’acqua calda specifico per le natiche e le anche. Aiuta ad alleviare l’irritazione, il prurito e gli spasmi muscolari dello sfintere. In seguito, picchietta delicatamente o utilizza un phon. Puoi anche ricorrere a un analgesico per uso topico, applicando creme da banco per lenire il prurito e l’irritazione.
Le procedure che richiedono l’esecuzione da parte di medici professionisti includono la legatura elastica, in cui un elastico viene posizionato intorno alla base delle emorroidi per ridurne le dimensioni e cicatrizzare il tessuto intorno ad esse. Un’altra procedura impiegata è l’emorroidectomia, un intervento chirurgico che cura il 95% dei casi di emorroidi. È tuttavia molto dolorosa e richiede l’anestesia. Un’alternativa più recente è l’emorroidectomia con suturatrice meccanica che tratta il prolasso e le emorroidi sanguinanti.